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Disturbi del Comportamento Alimentare e isolamento ai tempi del Covid-19

Pubblicato da il 9:39 in News | Commenti disabilitati

Disturbi del Comportamento Alimentare e isolamento ai tempi del Covid-19

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono delle condizioni patologiche che hanno in comune un’intensa preoccupazione per il peso, il cibo e le forme del corpo. Insorgono per la maggior parte in adolescenza, fra i 15 e i 22 anni, in modo particolare nelle femmine, anche se negli ultimi anni si è assistito da una parte a un abbassamento dell’età d’esordio e dall’altra a un innalzamento del numero di maschi coinvolti.
I DCA più diffusi sono tre:
• Anoressia Nervosa, caratterizzata da un’intensa paura di ingrassare, che viene gestita tramite la restrizione alimentare, in cui la persona diminuisce l’introito calorico assunto raggiungendo spesso una condizione di sottopeso;
• Bulimia Nervosa, in cui nonostante sia presente la paura di ingrassare, la persona spesso non riesce a controllare la quantità di cibo assunta, arrivando a compiere vere e proprie abbuffate, caratterizzate dalla totale perdita di controllo. Per evitare di aumentare di peso successivamente mette in atto dei comportamenti compensatori, come provocarsi vomito, usare diuretici e lassativi o praticando un’eccessiva attività fisica.
• Binge Eating Disorder (Disturbo da alimentazione incontrollata), in cui la persona mette in atto delle abbuffate, senza i successivi comportamenti compensatori.
Queste patologie sono molto complesse e causano una compromissione nel funzionamento della persona, dal punto di vista psicologico e sociale; ad esempio le occasioni di socialità in cui è presente del cibo sono evitate o sopportate con intenso disagio. La persona tende spesso ad isolarsi, a provare stati d’ansia o di depressione. Inoltre in casi gravi, la malnutrizione o l’intensa frequenza di abbuffate, vomito ed esercizio fisico può portare a compromissioni mediche importanti (cardiache, ossee, metaboliche), fino a mettere la persona a rischio di vita.
L’attuale isolamento forzato dovuto alla quarantena e il pericolo del contagio da Covid-19, possono peggiorare le condizioni delle persone affette da DCA ed esporle maggiormente a ricadute, a causa di diversi fattori.
La quarantena impedisce a chi pratica quotidiano esercizio fisico intenso, con lo scopo di perdere peso, di fare attività fisica. Chi invece riesce normalmente nella quotidianità a nascondere il proprio disturbo, in particolare abbuffate e vomito autoindotto, ora ha più difficoltà a farlo e a mantenere la routine legata al disturbo, specie se sta vivendo la quarantena in casa con i familiari. Questo sembra un ottimo modo per regolare le condotte disfunzionali; in realtà la persona con DCA vive questa condizione come una quasi assoluta mancanza di controllo (aspetto cruciale nella malattia), la preoccupazione di aumentare di peso si intensifica, aumentano la rabbia e la frustrazione. La reazione più comune è quella di restringere ancora di più l’apporto calorico assunto o aumentare i comportamenti compensatori.
Le scorte alimentari in casa e la maggior frequenza nel cucinare cibi possono esporre la persona a un maggior rischio di incorrere in abbuffate.
La quarantena tende ad intensificare l’isolamento sociale già messo in atto da molte persone affette da DCA. Sono rinforzati quindi l’evitamento ad esporre il proprio corpo e a consumare i pasti in presenza di altre persone.
L’ansia e la depressione a volte presenti precedentemente possono aumentare a causa delle preoccupazioni relative alla paura del contagio da Covid-19.
In caso di adolescenti affetti da DCA, la presenza 24 ore su 24 dei genitori può essere un ulteriore fattore di stress, perché si sentono maggiormente controllati. Allo stesso modo, il genitore può venire a conoscenza di abitudini alimentari sconosciute e può provare maggiori preoccupazioni per la condizione del figlio.
Alcuni suggerimenti su come comportarsi durante la quarantena possono essere utili:
• Evitare di parlare di peso, cibo, di svolgere attività affini o di fare scorte; concentrarsi su altre attività, come giochi di società, serie tv, giardinaggio, limitando l’esercizio fisico;
• Mantenere la socialità attraverso videochiamate o dispositivi online;
• Evitare la presenza di bilance o specchi in casa che possono aumentare le preoccupazioni relative al peso e al corpo, meglio pesarsi una sola volta a settimana;
• Limitare a due volte al giorno l’esposizione alle notizie riguardanti il Covid-19, per non implementare preoccupazioni in tal senso;
• Programmare la propria giornata, anche dal punto di vista alimentare;
• I familiari devono contribuire a creare un clima familiare sereno, evitando conflittualità ai pasti, non concentrandosi su ciò che mangia o non mangia il figlio. È fondamentale che si concedano del tempo per loro stessi, non focalizzando l’attenzione esclusivamente sul disturbo.
Fondamentale, per la persona che soffre di DCA, è il trattamento. Per evitare di esporre le persone al contagio, i servizi pubblici e privati hanno limitato gli accessi e adottato nuove modalità per continuare i colloqui con i pazienti, utilizzando piattaforme online. Nel caso in cui il trattamento sia interrotto o limitato proprio durante l’isolamento forzato, il rischio di ricaduta e di peggioramento della condizione patologica aumentano. È importante quindi mantenere i contatti con gli specialisti oppure iniziare un percorso psicologico in caso di bisogno, anche per quanto riguarda i familiari.
Bibliografia
• American Psychiatric Association. (2014). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione. Raffaello Cortina Editore.
• Dalle Grave, R (2020). Coronavirus Disease 2019 and Eating Disorders- What do people with eating disorders have to address during the pandemic? Psychology Today Posted Mar 21th, 2020
• Tagesonlus Nutrition (2020). Disturbi alimentari: Consigli per i familiari.

Dott.ssa Gaia Giannini
Psicologa, nell’attività clinica si occupa di adolescenti e adulti. Lavora nel campo della prevenzione dei comportanti a rischio legati all’uso di alcol, sostanze, e gioco d’azzardo. Collabora con l’associazione Volo Oltre di Cesena, che si rivolge ai familiari e alle persone affette da Disturbi del Comportamento Alimentare (per informazioni www.volooltre.org pagina FB: Volo oltre Associazione Disturbi del Comportamento Alimentare)

Cliccando sul link sottostante, alcuni consigli pratici per familiari di persone affette da DCA:
InfoG-DA-familiari-Tages-Nutrition

EVENTO RINVIATO – “LE PAROLE PER DIRLO” 3 NOVEMBRE 2019

Pubblicato da il 14:45 in News | Commenti disabilitati

ATTENZIONE!!!!
Per sopraggiunti e imprevisti motivi organizzativi, l’evento “Le parole per dirlo” di domenica 3 novembre è rinviato a data da destinarsi. Non appena saranno definiti la nuova data e il nuovo programma, ne daremo comunicazione. Ringraziamo chi aveva dato l’adesione e ci scusiamo per il rinvio, dovuto a cause indipendenti dalla nostra volontà. A presto!

(EVENTO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI) Le parole per dirlo – Laboratorio pratico ed esperienziale il 3 novembre 2019 a Riccione

Pubblicato da il 8:37 in News | Commenti disabilitati

(EVENTO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI) Le parole per dirlo – Laboratorio pratico ed esperienziale il 3 novembre 2019 a Riccione

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ATTENZIONE!!! L’evento è rinviato, per ragioni organizzative, a data da destinarsi. Seguirà comunicato con il nuovo programma e la nuova data.

Le parole sono la forma che diamo al pensiero. Il modo in cui usiamo le parole esprime molte cose di noi, se siamo sicuri o sfrontati, se siamo aggressivi o timidi, se impulsivi o reticenti. Le persone che ci amano imparano a riconoscere i nostri stati d’animo dalle parole e dal modo in cui le porgiamo. E noi siamo consapevoli del legame tra la parole espressa e l’emozione che l’ha generata?
Si può migliorare la nostra capacità di usare le parole? Le nostre relazioni migliorano se usiamo parole appropriate con le persone che amiamo? Molte discipline si occupano di questo e ci insegnano come diventare competenti nell’uso delle parole. Molti pensano che migliorarsi è necessario e che usare in modo appropriato le parole è una condizione indispensabile per il benessere personale. Non sempre si possono ottenere i risultati prefissi, ma chi esprime i propri pensieri e i propri bisogni ha molte più probabilità di vivere stati d’animo positivi.

Un laboratorio pratico ed esperienziale, organizzato dalle associazioni Volo Oltre di Cesena e Il Tempo delle Ciliegie di Riccione, con la partecipazione straordinaria del grande Roberto Mercadini. Dato il numero limitato di posti, raccomandiamo la prenotazione e ricordiamo che nel prezzo è compreso anche il pranzo.

Vi aspettiamo numerosi. E ditelo alle persone cui volete bene!

Volo Oltre Beach Party – 14 settembre 2019

Pubblicato da il 16:09 in News | Commenti disabilitati

Volo Oltre Beach Party – 14 settembre 2019

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Cari amici di Volo Oltre, vi aspettiamo in tanti per festeggiare con una simpatica serata in riva al mare a Valverde di Cesenatico la fine dell’estete e la ripresa delle attività. Invitate amici, conoscenti, parenti, più siamo e meglio è!
Apericena e spettacolo con ingresso a offerta libera. Richiesta solo la prenotazione per motivi organizzativi ai punti di contatto indicati nella locandina.

Calendario attività Volo Oltre settembre – dicembre 2019

Pubblicato da il 15:56 in News | Commenti disabilitati

Calendario attività Volo Oltre settembre – dicembre 2019

Volo Oltre - Attività Settembre Dicembre 2019
Cari amici di Volo Oltre, dopo la lunga e ci auguriamo rigenerante pausa estiva, siamo pronti a riprendere le attività. Come potete vedere dal calendario, per questa fine 2019 abbiamo apportato alcuni cambiamenti e novità. I due gruppi, AmaTi e Ama, sono ora confluiti in un unico gruppo: SìAmo, che abbraccia sia i familiari, sia le persone che sono colpite da un DCA. Alcuni tentativi condotti prima dell’estate, ci hanno infatti convinti che mescolare le esperienze e le emozioni di chi un DCA lo vive sulla propria pelle con quelle di chi è coinvolto nel problema come familiare, offra un’integrazione dei punti di vista e permetta a tutti uno scambio maggiormente proficuo. Come sempre, non abbiamo la pretesa di non sbagliare mai e solo il perdurare di questa esperienza ci confermerà in questa decisione o ci spingerà a rivederla, anche e soprattutto ascoltando i sentimenti e le osservazioni dei partecipanti.
Non manca un’iniziativa ulteriore, che ci sta molto a cuore, di laboratorio esperienziale il 3 di novembre, con la partecipazione, permetteteci la retorica, del grande Roberto Mercadini. Siamo inoltre molto felici di potere annunciare la collaborazione avviata con le amiche dell’associazione Il tempo delle Ciliegie ONLUS di Riccione. Associazione che si occupa delle nostre stesse tematiche e che avvierà da settembre un gruppo AmaTi proprio in collaborazione con le nostre psicologhe. Fare rete sul nostro territorio è il modo migliore per unire le forze ed essere sempre più vicini ai bisogni delle persone.

Molte altre cose bollono in pentola e vedranno la luce nel corso del 2020. Come sapete, siamo uno staff di volontari e come sempre, le idee sono molte di più del tempo e delle energie necessarie per realizzarle tutte. Per questo, vi chiediamo di supportarci, partecipando alle nostre iniziative e divulgandole. C’è tanto bisogno inespresso e ogni volta che qualcuno nomina la nostra associazione, offre la possibilità a persone e famiglie che soffrono di poter finalmente affrontare i loro problemi.

Vi ricordiamo infine che vi aspettiamo tutti alla nostra festa Volo Oltre Beach Party del 14 di settembre al Bagno Andrea di Cesenatico.

Grazie a tutti.

Evento “Flash, voliamo!” il 15 marzo a Cesena

Pubblicato da il 12:27 in News | Commenti disabilitati

Evento “Flash, voliamo!” il 15 marzo a Cesena

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In occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla contro i disturbi del comportamento alimentare, Volo Oltre invita soci ed amici per un aperitivo insieme. Durante la serata giocheremo con le nostre immagini, con le foto e i ritratti. Uno scatto, un FLASH per scoprire la bellezza delle emozioni. Vi aspettiamo!!!

Voglia di volare

Pubblicato da il 22:13 in News | Commenti disabilitati

Voglia di volare

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(articolo di un associato)

Voglia di volare, già. Sembra facile, da dire. Ma risulta difficile, anche solo da pensare, se pesi più di 150 chili.

Mi chiamo Marcello e questa è la storia del mio incontro con Volo Oltre e di come questo incontro mi abbia restituito, se non altro, almeno la speranza, un giorno, di poter tornare anche io a volare.
Pesare oltre 150 chili non è solo una condizione di morbilità fisica. E se sei un uomo dalla personalità strutturata, non è nemmeno tanto un problema di natura estetica. Pesare oltre 150 chili è prima di tutto una condizione mentale nefasta. Un pensiero fisso che ti martella nella testa continuamente, trasformando il cibo e tutto ciò che gli ruota intorno in una perenne ossessione: quando sei lontano dalla tavola, l’ossessione è il pensiero fisso di come fare, oggi, almeno oggi!, a resistere alle tentazioni. Quando alla tavola ti avvicini, l’ossessione si tramuta in foga e la bocca diventa l’apertura attraverso la quale ingolfare l’otre in cui hai trasformato il tuo corpo.
Nessuno nasce pesando più di 150 chili. Non si diventa così in pochi giorni, o in pochi mesi. E nemmeno in pochi anni. E’ un piano inclinato, nel quale ti ritrovi, spesso inconsapevolmente, e sul quale scivoli, dapprima molto lentamente e senza farci troppo caso. Finché, piano piano andando sempre più veloce, arrivi al punto che la velocità della tua discesa agli inferi è incontrollabile. Vorresti fermarti, invertire la rotta o perlomeno rallentare, ma oramai non sei più tu a governare il gioco e la discesa pare inarrestabile. Anzi, non è più una discesa: è una caduta. E come in tutte le cadute, quando tocchi terra, ti fai male. Ma molto prima di toccare terra, è la consapevolezza della caduta a terrorizzarti, ad annichilirti e a lasciarti solo con il tuo mondo di angosce e silenzi.
Noi ciccioni, molto spesso, siamo bravissimi a costruirci personaggi simpatici da esporre al resto del mondo. Tante volte, siamo noi i primi a scherzare sulla nostra condizione, come se farci male da soli potesse in qualche modo rendere meno dolorose le ferite che gli sguardi e le facili morali altrui ci infliggono. Corazzati all’apparenza dalle nostre imponenti dimensioni, diventiamo maestri della minimizzazione del problema, fino alla sua negazione e talvolta alla sua celebrazione (grasso è bello!).
La realtà è che, persi nella nostra stessa enormità, circondati o meno dall’affetto di chi ci vuol bene, per la gran parte, siamo semplicemente soli con il nostro gigantesco problema. E nella solitudine, il cervello lavora, lavora, lavora. Alle spalle dell’anima, avvelena la nostra coscienza, minando ogni barlume di autostima. Ad ogni speranza, ad ogni illusione che le cose possano cambiare, segue immancabile la delusione del fallimento. E più falliamo, più l’unico rifugio che ci rimane è quel cibo da cui oramai dipendiamo non più secondo una logica di vita, ma in una dipendenza mortifera.

Personalmente, il mio doloroso atterraggio dalla caduta è avvenuto in una ravvicinata serie di circostanze, quando la dura realtà dei fatti ha spazzato via ogni barlume di illusione nel quale avevo cercato rifugio. Dapprima, la constatazione dell’impossibilità di vestirmi in qualsivoglia negozio “normale”, quelli per capirci che arrivano con le taglie al massimo alla XXXL. Quindi, una serie di problemi di salute, mai avuti in precedenza, tutti chiaramente legati all’enorme sovrappeso (dall’ipertensione, alle apnee notturne, passando per dolori articolari da eccesso di carico, fino al mal di schiena e al perenne affaticamento). Quindi, la constatazione che improvvisamente, le mie lunghe braccia erano diventate troppo corte per permettermi di adempiere agevolmente a compiti elementari, quali allacciarmi le scarpe o perfino provvedere in modo adeguato alla mia igiene personale. Aggiungiamoci le numerose sedie sfondate o le cinture di sicurezza degli aerei non più sufficienti ad abbracciare il mio girovita senza prolunghe. Facile capire che più che una caduta, il mio è stato un tonfo. Sordo, dolorosamente secco. Lo specchio, già rifuggito da anni per evitare di dover fare i conti con la mia immagine, improvvisamente è diventato testimone del mio disprezzo verso me stesso. Tutta la mia volitività, tutta la mia forza d’animo, tutto il mio coraggio, improvvisamente sono stati spazzati via dalla constatazione del mio miserrimo fallimento. Schiacciato dal peso della colpa più ancora di quello dell’adipe, per qualche istante ho seriamente pensato che in fondo un infarto o un ictus, probabilmente sarebbero stati il modo più veloce per risolvere il problema per sempre.

E invece, proprio quando stavo per abbandonarmi alla disperazione, una mano mi ha scosso, si è offerta e io l’ho afferrata. Quella mano, rappresentata da un’associazione nata dalla volontà di alcuni genitori di persone affette da disturbi del comportamento alimentare, incrociata per puro caso, mi ha restituito la speranza che le cose possano cambiare. Volo Oltre non è un ente di ricerca. Al suo interno non ci sono ricercatori e di sicuro non è da qui che nascerà la pillola miracolosa che curerà i tanti disturbi del comportamento alimentare. Certo, all’interno dell’associazione prestano la propria opera fior di professionisti e l’attività è improntata secondo i dettami della scienza medica e comportamentale, ma prima e più ancora di questo, Volo Oltre è un’associazione di persone che hanno conosciuto il dolore. E proprio per questo, sanno riconoscerlo negli altri. Sanno che il dolore va compreso, non combattuto. Sanno che va persino custodito e accudito, affinché chi ne è affetto, possa imparare a farci i conti, fino ad arrivare al punto di decidere di provare a superarlo.

Questa mia breve storia, non ha il lieto fine, non per ora. Non posso dirvi che grazie all’associazione oggi peso 85 chili e sono rinato, perché mentirei. Peso sempre più di 150 chili. Ma è grazie alle persone meravigliosamente normali nella loro specialità che ho incontrato qui, che oggi ho acquisito maggiore consapevolezza del mio problema, delle sue cause e delle strategie, se non per combatterlo, almeno per contenerlo. E’ grazie alle persone che ho incontrato qui, alla loro capacità di ascolto comprensivo, che ho modificato in radice tutta una serie di miei preconcetti e ora, con mente più aperta e libera, prendo in considerazione trattamenti medici che prima rifiutavo e che potrebbero aiutarmi a risolvere la mia situazione.
Io non so come andrà a finire. Non lo so, se tornerò mai a volare. Ma so che se posso anche solo sperare di poterlo fare un giorno, lo devo all’associazione e alle persone che la animano. Viviamo un’epoca di chiusura, di rifiuto e timore per gli altri e per tutto ciò che viene visto come diverso. E se i diversi siamo noi, proprio per questo, ci isoliamo ancora più di quanto già la società non faccia con noi. Queste parole vogliono solo essere un piccolo contributo per aiutare chi si trovi in situazioni di questo tipo a non rimanere chiuso nel proprio dolore nero e silenzioso. Fuori di voi, a pochi passi da casa vostra, ci sono persone, c’è un’associazione che, senza pretendere di fare miracoli, vi stanno aspettando per darvi una mano. Per poter tornare, insieme, a Volare Oltre.

Il Cerchio di Sorellanza a Cesena!

Pubblicato da il 17:51 in News | Commenti disabilitati

Il Cerchio di Sorellanza a Cesena!

Anticamente le donne di tutte le età, si disponevano in cerchio durante la fase di flusso mestruale all’interno di capanne o tende per prendersi cura l’una dell’altra e trasmettersi antiche conoscenze, tradizioni ed esperienze che riguardavano vita e morte, sessualità, gravidanza, parto, allattamento, accudimento dei figli, relazioni con la famiglia, il lavoro.
Questa ciclica condivisione in un clima ricettivo ed accudente, dava alle donne la stabilità emotiva e il sostegno di cui avevano bisogno per affrontare il quotidiano.
Oggi questa preziosa tradizione si è persa, privando noi donne di uno spazio essenziale in ogni età della nostra vita. Ecco che diventa allora importante per il nostro equilibrio e il benessere personale e anche familiare, ritrovare la sorellanza.
Il Cerchio della Sorellanza è un momento in cui scegliamo di essere riunite, di ricordare chi siamo, di esplorare la nostra natura interiore e le nostre esperienze di vita.
Come erano solite fare anche le nostre antenate, i Cerchi consistono in incontri solitamente mensili che portano a una riflessione di natura teorica riguardante un particolare aspetto del femminile. Questo è poi seguito da meditazioni, esercizi, celebrazioni e condivisioni delle proprie esperienze con le altre sorelle.
In questo luogo ognuna può esprimere liberamente il proprio valore, manifestare le sue qualità, arricchirsi psicologicamente delle esperienze delle altre, essere ascoltata, ascoltare e, infine, acquisire sempre maggiore forza, consapevolezza e potere interiore.

Le date e i temi:
28 gennaio, 20:45-22:45, Alla scoperta della nostra intimità
25 febbraio, 20:45-22:45, Le/gli ex dei figli: che fare?
25 marzo, 20:45-22:45, Io e mio marito non sempre ci capiamo
29 aprile, 20:45-22:45, Le bugie hanno le gambe corte, o no?
27 maggio, 20:45-22:45, Amarsi un po’
Il luogo:
Cesena, Corso Cavour 159, sede secondaria di Volo Oltre
Le regole:
rispetto, privacy, sospensione del giudizio, parità, impegno, gradualità, flessibilità, gratuità.
Richiesta di adesione:
con e_mail a anna@annaritagelasio.it, sms o chiamata al 333 93 50 357

Quello che rimane di me, presentazione con Sandra Ceccarelli e Paola Bianchini

Pubblicato da il 15:58 in News | Commenti disabilitati

Quello che rimane di me, presentazione con Sandra Ceccarelli e Paola Bianchini

Sabato 27 ottobre alle 17, a Cesena, Osteria del Perditempo, Via Montalti, 12, l’autrice Sandra Ceccarelli dialogherà con Paola Bianchini del suo ultimo libro, Quello che rimane di me, Editore Bertoni.
Una spaccato dell’adolescenza di Teresa che entra in un vortice di distruzione, inspiegabilmente. Il tracollo poco prima del suo diciottesimo compleanno. Sandra Ceccarelli non racconta solo della malattia, ma, in un preziosissimo intreccio di esperienze e diverse giovinezze, affronta i temi dell’adolescenza e della mancata accettazione di sé, in un linguaggio raffinato e sincero.
INGRESSO LIBERO

Laboratorio MANUFATTI

Pubblicato da il 9:52 in News | Commenti disabilitati

Laboratorio MANUFATTI

Lunedì 1 ottobre riprenderanno i lavori nel nostro laboratorio Manufatti. Le serate saranno dedicate alla realizzazione di piccoli manufatti da proporre ai nostri mercatini: tovagliette per la colazione, grembiuli, cuscinetti termici, collane, sottopentole in stoffa, paralumi decorati.
Gli incontri si terranno a San Carlo di Cesena, in via S. Carlo, 179. Il laboratorio è GRATUITO previa adesione con mail a: info @volooltre.org o chiamando il 327 2639167, 348 8040165.Manufatti autunno-inverno 2018

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